Chi si recherà a Reggio Calabria potrà visitare al Museo Archeologico Nazionale della città, dove sono conservati i bronzi di Riace, la mostra "Le nuvole e il fulmine. Gli Etruschi interpreti del volere divino", curata da Carmelo Malacrino, Mario Iozzo e Barbara Arbeid.
L’esposizione temporanea nasce dalla collaborazione con la Direzione Regionale Musei della Toscana e il Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Più di un centinaio le opere in esposizione, tra cui statue, oggetti in oro, argento e bronzo, ceramiche figurate e le caratteristiche urne cinerarie decorate con i più distintivi motivi etruschi, tra cui quello dei defunti sul coperchio.
La mostra illustra al pubblico il fascino della civiltà etrusca, vista attraverso gli aspetti della vita quotidiana, dei culti e dei rituali funerari. Un’attenzione particolare è stata rivolta alle pratiche religiose della divinazione, evidenziando l’abitudine degli Etruschi di trarre presagi dal volo degli uccelli, dalle viscere degli animali e dall’osservazione del cielo con i suoi fenomeni atmosferici.
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