venerdì 31 maggio 2024

Scipione Maffei

 Scipione Maffei (Verona, 1 giugno 1675 – Verona, 11 febbraio 1755) è stato uno storico, drammaturgo, diplomatista, paleografo ed erudito italiano, un personaggio che con la sua passione per le arti e la scienza, ha lasciato un segno nella cultura italiana, soprattutto nelle generazioni successive alla sua.

E' stato autore di trattati su vari argomenti, tra cui la politica, le scienze, la storia, la paleografia e il teatro, come il Discorso intorno al teatro italiano, dove afferma la necessità di una rinascita della tragedia in Italia, che secondo lui doveva avere uno scopo morale, oltre a essere di facile lettura e chiara interpretazione. Fu autore anche di diverse opere poetiche, come le Rime, di stampo petrarchesco, e opere teatrali.

Vi lascio con due curiosità. Maffei ha contribuito alla scoperta di importanti manoscritti alla Biblioteca Capitolare di Verona ed ebbe un ruolo anche in ambito scientifico. Fu lui il primo a comprendere che i fulmini visibili dal nostro occhio si formano dal basso e poi ascendono verso le nubi. 



Ecco una poesia tratta dalle Rime.


Que' fieri lacci, onde il mio cuore avvolsi

Quando nella prigion sì lieto entrai,

Tanto con la Ragion feroce oprai,

Che per man dello sdegno alfin disciolsi.

Ma appena indietro a rimirar mi volsi

Gl’infranti nodi ed i fuggiti guai,

Che a mio dispetto ancora io sospirai,

Ed or di sua vittoria il cor già duolsi.

Qual’infelice augel, che in gabbia adorna

Trasse i lunghi suoi dì, s’avvien che n’esca,

All’antica prigion da se ritorna.

Tal’ io nel carcer, che sì dolce ha l’esca,

Ritornerò, s’altri non mi frastorna;

Così già par, che libertà m’incresca.


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