lunedì 26 giugno 2023

Caratteri e impronte: La capra di Umberto Saba

 Nella letteratura spesso c'è un'assonanza tra gli stati d'animo e le caratteristiche degli uomini con quelli degli animali: lo abbiamo visto in Don Chisciotte e in L'assiuolo, ora lo ritroviamo in una famosa poesia di Umberto Saba, protagonista della nuova puntata di Caratteri e Impronte, rubrica dedicata a letteratura e animali.

Ecco il testo di La capra

Ho parlato a una capra

Era sola sul prato, era legata.

Sazia d’erba, bagnata

alla pioggia, belava.

Quell’uguale belato era fraterno

al mio dolore. Ed io risposi, prima

per celia, poi perchè il dolore è eterno,

ha una voce e non varia.

Questa voce sentiva

gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita

sentiva querelarsi ogni altro male,

ogni altra vita.

In questa poesia, Saba riconosce nell'animale un aspetto distintivo dell'uomo, ossia il dolore, che è il destino di ogni persona e di tutte le cose. Il belato viene assimilato al pianto. Il legame tra l'uomo e la capra viene sottolineato da diversi aggettivi e collegamenti, come fraterno, gemere, eterno, solitaria. 

La conclusione della poesia rivela l'autobiografismo del componimento. Attraverso l'aggettivo semita, mescolando realtà e finzione, l'autore fa capire che in realtà quella capra è il poeta stesso, la cui nazionalità è per l’appunto ebrea.

La poesia è tratta sezione “Casa e campagna” de “Il canzoniere”. 

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