martedì 28 febbraio 2023

1 marzo, l'inizio dell'anno presso gli antichi Romani

 Prima che il capodanno fosse fissato il 1 di gennaio, mese dedicato a Giano, l'inizio dell'anno presso gli antichi romani si festeggiava il 1 marzo. Marzo, infatti, era il primo mese dell'anno nel calendario di dieci mesi stabilito da Romolo ed il mese dedicato a Marte. Secondo la tradizione, il primo re di Roma era figlio del dio e della vestale Rea Silvia. Ponendo marzo come primo mese, Romolo intendeva onorare il padre, protettore della guerra e dell'agricoltura. 

Nei Fasti di Ovidio, Romolo invoca Marte con queste parole: ”Signore delle armi, dal cui sangue mi ritengo nato e, affinché sia creduto, darò molte prove, da te proclamiamo l’inizio per l’anno romano: il primo mese sarà dal nome del padre”.

In questo periodo dell'anno riprendeva la cura dei campi e ci si preparava per le guerre. Anticamente, secondo il culto italico, Marte era Mavor, Dio della vegetazione, figlio della Grande Madre. I Romani, popolo guerriero, crearono il mito del dio della guerra, padre di Romolo e Remo. 


Foto di Carole Raddato from Frankfurt, Germany - Fresco of a statue of Mars in the House of Venus, Pompeii, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=45811261

Dal 1 marzo o Kalendis Martiis si celebravano diverse ricorrenze. 

Ecco i Matronalia, in onore della dea Iuno, Giunone, madre di Marte. Nello stesso giorno del 375 a.c. venne dedicato il tempio sull'Esquilino di Iuno Lucina, Giunone che presiede ai parti. Alle sue celebrazioni potevano partecipare solo le donne che si erano sposate un’unica volta. Queste si cingevano il capo di fiori e li donavano alla dea. Le partorienti si scioglievano i capelli e si appellavano a lei affinché donasse loro un parto senza tribolazioni. Le matrone offrivano banchetti e doni ai loro schiavi e ricevevano a loro volta pegni dai mariti.

Con il 1 marzo Iniziavano le cerimonie dei Salii, collegio sacerdotale istituito in onore di Marte, che si distribuivano in giorni diversi del mese. Tra queste le Feriae Martis o Saliaria, processione dei Salii, che sfilavano con canti di guerra e danze. Ecco ancora gli Ancilia, in cui i Salii portavano in processione gli ancilii, gli scudi sacri al dio che venivano conservati nel Sacrarium Martis nella Regia. I sacerdoti percorrevano le strade in processione percuotendo gli scudi con un bastone e cantando inni al dio. Secondo la tradizione, il sacro ancile cadde sulla terra davanti Numa Pompilio, il giorno delle Calende di marzo. 

Pochi giorni dopo, le celebrazioni di Vesta, il Festum Vestae, con il rinnovo del fuoco sacro (ve ne parlerò il 6 marzo). La dea, incarnata in Tatia, è uno dei personaggi di Lo Specchio di Giano, romanzo fantasy dedicato agli Etruschi e ai popoli antichi. Ve ne parlo in questo post. Intanto sto lavorando a un altro libro che ha come protagonista una sacerdotessa di Vesta. 



mercoledì 8 febbraio 2023

9 febbraio, Giornata mondiale della lingua greca

 Si celebra oggi, 9 febbraio, la Giornata mondiale della lingua greca.

A lanciare la proposta di una giornata celebrativa della lingua ellenica è stato il professor Ioannis Korinthios, nel 2014. Il governo greco ha promulgato ufficialmente l’istituzione di tale ricorrenza, che è stata estesa in tutti i paesi del mondo, nel 2017.

E' stato scelto il 9 febbraio per omaggiare il poeta ellenico Dionysios Solomos, morto in quella data nel 1857. La sua opera più importante è “Inno alla Libertà”, le cui prime strofe sono state poi traslate nel testo dell’Inno nazionale ellenico, composto dal musicista Nikolaos Mantzaros.

Sono diversi e in tutta Italia gli eventi che celebrano la lingua greca, nelle università e non solo. Qui, ad esempio, gli eventi dell'ateneo di Urbino.

Foto di Hans Reniers su Unsplash

sabato 4 febbraio 2023

Tesoro di gemme preziose di epoca romana ritrovato in un complesso termale vicino al Vallo di Adriano

Gli archeologi a Carlisle, in Inghilterra, hanno scoperto un piccolo tesoro sul fondo del sistema di drenaggio di un antico stabilimento termale romano vicino al Vallo di Adriano. 

Si tratta di circa 30 pietre semipreziose intagliate, risalenti a circa 2000 anni fa, che erano probabilmente scivolate negli scarichi delle piscine e delle saune dagli anelli dei loro proprietari. Le pietre, staccatesi dall’incastonatura, hanno pochi millimetri di diametro ma recano immagini di eccezionale fattura, riporta il The Guardian.

Tra le pietre, un’ametista raffigurante Venere che regge un fiore e uno specchio e un diaspro bruno-rossastro con un satiro seduto su rocce vicino a un pilastro sacro. Oltre agli intagli sono state ritrovate anche più di 40 forcine per capelli da donna e 35 perle di vetro, probabilmente provenienti da una collana. Lo stabilimento era adiacente al principale forte romano sul Vallo di Adriano, il confine settentrionale dell’impero, che ospitava un’unità di cavalleria d’élite e aveva legami con la corte imperiale. 


Vallo di Adriano, foto di Mark mc neill su Unsplash

giovedì 2 febbraio 2023

Egitto, scoperto un antico laboratorio di imbalsamazione

In Egitto è stato individuato un antico laboratorio di imbalsamazione, come conferma un recente studio, pubblicato sulla rivista “Nature” e condotto dagli esperti dell’Università di Tubinga, da quelli dell’Università Ludwig-Maximilians, in Germania, e dell’Università americana del Cairo, riporta SkyTG24.

In particolare, 31 vasi in ceramica sono stati recuperati da questo centro, situato a Saqqara, risalente alla XXVI dinastia egizia (664-525 a.C.). Tra i reperti individuati sono state segnalate incisioni di testi che riportano istruzioni dettagliate proprio in merito al processo di mummificazione.

Ad oggi, ciò che si sa sulle tecniche usate dagli antichi Egizi sull'imbalsamazione è legato in particolar modo a quanto tramandato dalla letteratura antica e dall'esame dei residui organici effettuati sulle mummie egizie. Da questo ritrovamento sono emersi dettagli interessanti sulle procedure e sulle sostanze impiegate nel processo. 


Foto di Simon Berger su Unsplash

Perché vi parlo di questo? Lo scoprirete quando vi svelerò qualcosa di più sul mio secondo libro...


Gli Etruschi e Milano, mostra nel capoluogo lombardo

 Dal 2 febbraio al 5 marzo 2023, si tiene nella città meneghina la mostra Spina etrusca e la città di Milano, realizzata da Fondazione Rovati in collaborazione con il Comune di Milano e il Civico Museo Archeologico di Milano. La rassegna è ospitata nelle due sedi della Fondazione e del Civico Museo.

Nella prima è esposta una selezione di vasi attici a figure rosse, risalenti al V secolo a.C., provenienti dai depositi del Civico Museo Archeologico, testimoni della ricchezza e della varietà dei corredi funerari rinvenuti nelle tombe scavate. I vasi furono rinvenuti nelle necropoli della città e testimoniano il ruolo fondamentale di Spina negli scambi con la Grecia. 


Il Museo Civico Archeologico, invece, propone altri reperti provenienti da Spina, fondata dagli Etruschi intorno al 540 a.C. sul delta del Po.

Non mancherò di visitare questa rassegna dedicata agli Etruschi, visto che a loro mi sono ispirata per la realizzazione del romanzo fantasy "Lo specchio di Giano". Lo trovate qui: https://amzn.to/3vwhxVX

Per informazioni sulla mostra potete visitare i siti www.fondazioneluigirovati.org e https://www.museoarcheologicomilano.it/


Lo specchio di Giano e gli dei

 Avendo deciso di scrivere un romanzo ispirato agli Etruschi e ai popoli antichi non ho potuto fare a meno, in Lo specchio di Giano , di da...