lunedì 11 marzo 2024

Gabriele D'Annunzio inventore di parole

 Gabriele D'Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1 marzo 1938) oltre essere uno dei più importanti scrittori e poeti del Novecento (qui un articolo dedicato a una mostra al Vittoriale), ha creato dei veri e propri neologismi entrati nell’italiano corrente. 

Per la maggior parte, i termini che andremo a scoprire derivavano da un tentativo di non accogliere nella nostra lingua termini stranieri: erano quindi il frutto di un’ideologia fortemente conservatrice. Un esempio di queste creazioni è tramezzino. Dall'altra parte, alcune “invenzioni” di D’Annunzio si riferivano a invenzioni che si stavano diffondendo in quel periodo, come velivolo e fusoliera. 

Ecco otto neologismi coniati da D'Annunzio, tra cui due nomi di marchi molto famosi: 

Tramezzino. Come anticipato poco sopra, fu proprio D'Annunzio a inventare il termine corrispondente all'inglese sandwich.

Velivolo. Diventato aviatore, il poeta coniò diversi termini legati al mondo dell'aviazione, che si stava diffondendo proprio in quel periodo. "Che va e par volare con le vele": questo è il significato della parola, perfetta, secondo D'Annunzio, per indicare il nuovo mezzo di trasporto. 

Fusoliera. Questo termine compare per la prima volta nel romanzo "Forse che sì, forse che no" del 1910.

Scudetto. Il simbolo col tricolore applicato sulle maglie della squadra che ha vinto il campionato italiano di calcio fu inventato da D'Annunzio. Questo triangolino si ispira allo scudetto che lo scrittore aveva fatto applicare alla divisa indossata dalla squadra italiana in una partita di calcio organizzata durante l'occupazione di Fiume.

Vigili del fuoco. Per questo termine il poeta Vate si ispirò ai "vigiles" dell'antica Roma e lo coniò nel 1938 in piena autarchia culturale. Quando il corpo fu istituito nel 1935 fu chiamato con un nome derivante dall'analogo francese, pompieri. 

Milite Ignoto. Alcuni attribuiscono a d'Annunzio anche la definizione di Milite Ignoto con cui, dal 1921, venne indicato il militare italiano non identificato, caduto nella Prima Guerra mondiale, sepolto presso l'Altare della Patria a Roma. 

La Rinascente. Il nome risale al 1917, quando un grande magazzino di Milano fu distrutto dalle fiamme.

Saiwa. Si tratta dell'acronimo di Società Accomandita Industria Wafer e Affini. Il nome fu inventato per l'azienda nata dallo sviluppo di una piccola pasticceria di Genova, diventata negli anni una delle prime produzioni industriali di prodotti da forno nel nostro Paese. 

Questi sono solo alcuni esempi della creatività di D'Annunzio nell'invenzione di nuovi termini. Inoltre, fu lui a stabilire in Italia, che la parola "automobile" fosse di genere femminile. Lo fece in una lettera inviata a Giovanni Agnelli che gli aveva chiesto un suo parere sul genere di questo termine, all'epoca usato anche al maschile.

Ancora una curiosità: tra i neologismi coniati dallo scrittore troviamo anche nomi propri di persona, come Cabiria e Ornella, derivati da alcune sue celebri opere, un colossal del cinema muto e la tragedia La figlia di Iorio. Fu sempre lui a battezzare con il nome di Liala la celebre scrittrice di romanzi rosa Amalia Liana Negretti Odelaschi.




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