venerdì 28 giugno 2024

29 giugno 1798, nasce Giacomo Leopardi. Dieci curiosità sul poeta

 Dopo l'anniversario della nascita di Luigi Pirandello, oggi ricorre il "compleanno" di un altro titano della letteratura italiana. Il 29 giugno 1798 nasceva, a Recanati, Giacomo Leopardi, tra i maggiori poeti dell’Ottocento italiano e della letteratura italiana. Un autore che mi accompagnato per tutta la vita. 

Voglio ricordarlo questa volta non con citazioni o opere ma con dieci curiosità su di lui: 

  1. Il poeta fu battezzato con cinque nomi: Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro. Tuttavia, in famiglia fu semplicemente “Buccio
  2. Accanto al poeta depresso, solitario, dedito allo "studio matto e disperatissimo", l'epistolario di Leopardi restituisce anche un altro volto dell'autore, ironico e volgare. Nelle lettere, soprattutto a quelle rivolte al fratello Carlo, usò spesso parolacce. 
  3. Il poeta dimostrò la sua sete di conoscenza e le sue doti fuori dal comune fin da quando era bambino. Infatti, imparò da autodidatta il greco antico e l’ebraico, con l’aiuto di una Bibbia poliglotta presente nella sua biblioteca. Ad undici anni tradusse il primo libro delle Odi di Orazio ed a quattordici anni scrisse due tragedie, la "Virtù indiana" e "Pompeo in Egitto", l'anno dopo una "Storia dell’Astronomia".
  4. Giacomo era certamente un ragazzo geniale ma era anche un figlio disubbidiente e ribelle che diceva bugie ai genitori. Una volta cercò di fuggire dalla sua casa di Recanati procurandosi un passaporto e falsificando il consenso del padre.
  5. Del resto era cresciuto con una madre fredda e opprimente: basti pensare che doveva chiedere il permesso una settimana prima per fare una passeggiata. Nei suoi diari racconta di come non lo baciasse mai.
  6. Leopardi non era certo un uomo socievole: non sopportava nessuno e disprezzava spesso chi la circondava. 
  7. Non è vero che il suo aspetto fisico gli impedisse una certa autostima: era pieno di sé e non stentava a darsi delle arie in presenza dei suoi coetanei.
  8. Leopardi era molto trascurato nel vestire e i suoi abiti puzzavano sempre di tabacco. Pare che l'igiene personale lasciasse molto a desiderare.
  9. Lo scrittore era molto goloso e ha redatto un elenco di 49 "desiderata" come suggerimento per chi si occupava di preparare i suoi pasti: dai maccheroni ai capellini al burro, dalle frittelle di mele agli gnocchi di semolino. E' stato il primo a scrivere un verso in onore del pasticcere Vito Pinto i cui taralli e gelati erano la sua passione. Per questi era pronto a sborsare qualsiasi cifra, al punto che le malelingue dicevano che lo stesso Pinto si fosse così arricchito da comprarsi il titolo di Barone. Definì la minestrina "abominio assoluto"
  10. L'amico Antonio Ranieri raccontò di come Giacomo fosse una enciclopedia di stranezze e vizi: ad esempio, faceva colazione nel pomeriggio e pranzava anche a mezzanotte, pretendendo che si cucinasse apposta per lui. Inoltre, rispettava in maniera ossessiva i consigli del medico



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