domenica 7 aprile 2024

8 aprile 1692: nasce Giuseppe Tartini, il musicista che ha sognato il diavolo

 L'8 aprile del 1692 nasce a Pirano il violinista e compositore italiano Giuseppe Tartini, noto soprattutto per la sonata in Sol minore "Il trillo del diavolo" a cui si ispira una scena del mio secondo libro, Peritas. Il musicista è famoso, inoltre, per la scoperta, che sembra vada a lui attribuita, del terzo suono o suono di combinazione per differenza o suono di Tartini

Il sogno di Tartini e "Il trillo del diavolo"

"Il trillo del diavolo" è una sonata per violino e basso continuo nei quattro tempi tipici della sonata barocca, caratterizzato da numerosi passi virtuosistici. Fu composta nel 1713 e prende il nome dalla leggenda a cui è legato il brano. Tempo dopo aver composto la sonata, infatti, il compositore raccontò all’astronomo francese Jérôme Lalande di aver sognato il diavolo. Questi gli avrebbe offerto di esaudire qualunque suo desiderio e così Tartini gli chiese di suonare il violino. Il diavolo accettò, e dallo strumento scaturì una melodia straordinaria e difficilissima. Svegliatosi Tartini provò a riprodurla ma senza riuscire mai ad ottenere lo stesso effetto del sogno. Probabilmente continuò ad elaborarla per anni, fino al 1740. 

Lo stesso Lalande nel libro "Voyage d'un Français en Italie, fait dans les années 1765 et 1766" riporta l'aneddoto raccontato dal musicista: "Una notte sognai che avevo fatto un patto e che il diavolo era al mio servizio. Tutto mi riusciva secondo i miei desideri e le mie volontà erano sempre esaudite dal mio nuovo domestico. Immaginai di dargli il mio violino per vedere se fosse arrivato a suonarmi qualche bella aria, ma quale fu il mio stupore quando ascoltai una sonata così singolare e bella, eseguita con tanta superiorità e intelligenza che non potevo concepire nulla che le stesse al paragone. Provai tanta sorpresa, rapimento e piacere, che mi si mozzò il respiro. Fui svegliato da questa violenta sensazione e presi all'istante il mio violino, nella speranza di ritrovare una parte della musica che avevo appena ascoltato, ma invano. Il brano che composi è, in verità, il migliore che abbia mai scritto, ma è talmente al di sotto di quello che m'aveva così emozionato che avrei spaccato in due il mio violino e abbandonato per sempre la musica se mi fosse stato possibile privarmi delle gioie che mi procurava".

"Il sogno di Tartini" di Louis-Léopold Boilly 

La leggenda dopo la morte

Altre leggende sono legate al personaggio di Giuseppe Tartini e al luogo della sua sepoltura, la chiesa di Santa Caterina a Padova, dove riposa assieme alla moglie. Molti testimoni hanno riferito di aver visto in questo luogo, di notte, l'ombra di una figura femminile nell'atto di ballare al suono di una misteriosa musica. Altre volte, invece, è stata avvistata una figura incorporea dall'aspetto di un uomo vestito in abiti settecenteschi, mentre suona appassionatamente un violino. Poiché la tomba del compositore è stata aperta e trovata vuota, si è diffusa la convinzione che le figure viste nei pressi della chiesa siano i fantasmi di Tartini e della moglie. In realtà i resti del compositore furono distrutti da un acido, versato nella tomba per accelerarne la dissoluzione. Infatti, il particolare terreno su cui sorge la chiesa comprometterebbe i fenomeni putrefattivi.

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